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“Il Posto Giusto”: l’affido solidale dei minori stranieri non accompagnati
Pratiche di genitorialità diffuse e solidali, un progetto volto alla costruzione di legami significativi.
Un’opportunità di vita
Quando parliamo di minori stranieri non accompagnati (MSNA) facciamo riferimento a minori di 18 anni, privi di cittadinanza europea, che vengono rintracciati sul territorio nazionale italiano e necessitano di tutela legale in quanto soli, senza i loro genitori o altre figure di riferimento che possano provvedere per loro. Nella maggior parte dei casi, si tratta di ragazzi che superano viaggi pericolosi e faticosi. Il territorio italiano è visto come un’opportunità di vita; una vita che spesso, nei loro Paesi d’origine, è limitata per diversi motivi.
<<L’obiettivo principale è quello di poter soddisfare il bisogno dei minori stranieri non accompagnati di sentirsi al posto giusto>>
Una nuova rete sociale
Una delle difficoltà che, fin da subito, un minore straniero non accompagnato incontra è quella inerente la costruzione della propria rete sociale. Oltre alle prime relazioni formatesi all’interno delle comunità alloggio in cui sono collocati, non risulta semplice per loro riuscire a instaurare solidi legami al di fuori delle stesse: ciò richiede infatti molto più tempo rispetto, invece, ad un ragazzo italiano. Pertanto, la Regione Campania, consapevole dell’importanza che riveste l’integrazione sociale e l’appartenenza ad una rete per i MSNA, ha co-finanziato insieme all’Unione Europea e al Ministero dell’interno, tramite il “Fondo asilo migrazione e integrazione 2014-2020”, il progetto “Il Posto Giusto”.
Il posto giusto
Il progetto “Il Posto Giusto” è supportato da realtà presenti sul territorio campano che, giornalmente, si danno da fare per garantire e favorire l’integrazione sociale dei minori stranieri non accompagnati. Tra i partner che coordinano il progetto ritroviamo: Regione Campania, in qualità di ente finanziatore, il C.I.D.I.S, il Consorzio “La Rada”, la cooperativa “Shannara”, la “Città della Luna-Cooperativa Sociale”, l’associazione “La Tenda”, l’associazione “La Tavola Rotonda”, il comune di Caserta, il comune di Ogliastro Cilento e, infine, il comune di Lacedonia.
L’obiettivo principale è quello di poter soddisfare il bisogno dei minori stranieri non accompagnati di “sentirsi al posto giusto”, anche se sono da poco arrivati in Italia e non hanno ancora stretto forti legami. L’idea di fondo, infatti, mira a rafforzare la rete già presente, nonché allargarla a nuove conoscenze, stabilire nuove relazioni, stimolare e potenziare quello che Bourdieu definisce “capitale sociale”. Il progetto “Il posto giusto” ha poi un ulteriore obiettivo: promuovere sul territorio campano l’affido dei minori migranti in Italia.
I protagonisti
Il progetto prevede due attori principali: i minori stranieri non accompagnati e la cittadinanza tutta. Entrambi i protagonisti vengono seguiti e sostenuti attraverso incontri formativi, laboratori per i minori, campagne social e eventi di prossimità volti a promuovere la pratica dell’affido. “Il Posto giusto” è, infatti, il luogo dove la cittadinanza sperimenta pratiche di genitorialità diffusa e solidale e dove ogni minore può tessere più relazioni significative, anche se non fortemente strutturate, con adulti, pari e realtà associative formali o meno, che potranno allargare la sua rete di promozione nel contesto di accoglienza.
Raggiungere l’obiettivo di promuovere l’affido familiare quale misura preferenziale di accoglienza per i minori stranieri non accompagnati significa estendere i criteri di accesso tipici dell’istituto dell’affidamento familiare previsti dalla Legge 184/1983, coinvolgendo chiunque abbia interesse di sperimentare un percorso di “Affido Solidale”. Le famiglie affidatarie, o meglio “Famiglie Solidali”, saranno costantemente accompagnate dall’équipe multidisciplinare del progetto. Grazie all’aiuto di facilitatori saranno creati gruppi di mutuo-aiuto, di supporto tra famiglie e pari.
Autore
Lucia Teodonno
Buongiorno sono Lucia Teodonno,ho 20 anni,e sono studentessa al secondo anno di Servizio Sociale presso l’università Federico II
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